Non mangiare animali (quindi "carne" e "pesce") non è sufficiente a evitare la loro uccisione: latte e uova (ma anche miele) non si possono materialmente ottenere senza uccidere animali. I vegetariani mangiano le uova e il latte, ma se la loro scelta è fatta per salvare gli animali, quando si informano meglio si rendono conto che, per lo stesso identico motivo, occorre diventare vegani.
Le mucche producono latte quando partoriscono un vitellino, come le donne producono latte quando partoriscono un figlio: il vitello viene allontanato dalla madre appena nato, e macellato dopo 6 mesi; la madre stessa, dopo 3-4 anni di sfruttamento, viene macellata.
Ecco perché consumare latte e latticini non è diverso dal consumare carne: in entrambi i casi, gli animali vengono uccisi per questa produzione. I vitelli a sei mesi, le mucche a qualche anno, dopo una vita di sofferenza sia fisica che psicologica.
Per ogni pulcino femmina che viene fatto nascere per diventare una "gallina ovaiola", nasce per forza di cose anche un pulcino maschio, perché non si può sapere prima se da un uovo fecondato nascerà un maschio o una femmina. Ogni pulcino maschio subito ucciso, tritato vivo, in quanto inutile per la produzione di uova. Le femmine invece diventano da adulte "galline ovaiole": sono imprigionate per 2 anni per produrre uova (queste non fecondate, naturalmente) per il consumo umano, dopodiché finiscono al macello. Quindi, è impossibile consumare uova senza uccidere i pulcini maschi prima e le galline dopo.
Questo è il normale funzionamento di TUTTI i tipi di allevamenti (anche quelli piccoli, anche quelli biologici, anche quelli familiari): per evitare questa violenza, , scegliendo invece tra i tanti tipi di latte vegetale e imparando che le uova in cucina non servono.
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Oltre all'aspetto dell'alimentazione esistono tutti gli altri settori: la scelta vegan è una scelta etica di rispetto per gli animali, questo è il senso del termine. Quindi, essere vegan significa impegnarsi a non nuocere agli animali in tutte le situazioni: per vestirsi, per arredare, per l'igiene personale e della casa; non divertirsi a spese della vita e della libertà di altri animali (tenendosi lontani da zoo, circhi, acquari, ippodromi, maneggi, caccia, pesca, feste con uso di animali), non trattare gli animali come oggetti e merce (come avviene nella compravendita di animali domestici).
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Il latte è sì l'alimento ideale, ma solo fino allo svezzamento, non oltre, e solo il latte umano, non quello di altri mammiferi!
Dicono che il latte "fa bene alle ossa". Ma è vero il contrario. Per smaltire le proteine animali - abbondanti nel latte - l'organismo sottrae calcio all'osso, causando l'osteoporosi.
Il profilo nutrizionale del latte è simile a quello della carne: dunque gli stessi danni alla salute umana provocati dalla carne si riscontrano anche col consumo di latticini.
Il latte vaccino può essere tranquillamente sostituito con vari tipi di latte vegetale, con caratteristiche nutrizionali migliori: latte di soia, di riso, di avena o altri cerali, di mandorle e molti altri. Ne esistono decine di marche, ognuna con diverso sapore. Si possono usare sia per la preparazione di pietanze salate che di dolci 100% vegetali.
Le uova sono ricche in grassi saturi e colesterolo, sostanze ben note per il loro effetto dannoso sull'organismo umano. Il guscio dell'uovo è inoltre l'ospite ideale per la salmonella, il batterio maggior responsabile di contaminazione microbica dei cibi.
Le uova sono usate in molti piatti con scopi diversi: come legante, come aiuto alla lievitazione, oppure in altri casi non hanno alcuno scopo e sono usate solo per abitudine. L'ultimo caso è il più facile, basta eliminarle, mentre negli altri casi si possono usare altri ingredienti per ottenere lo stesso scopo.
In particolare, per i dolci, basta cambiare la proporzione degli ingredienti, o usare maizena, o una banana schiacciata, o altri ingredienti che servono a dare consistenza. Quel che è certo è che i dolci vegan sono deliziosi: come sapore non hanno nulla da invidiare a quelli non vegan, e sono anche più leggeri!
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Al passo 1 abbiamo spiegato cosa significhi essere vegetariani, vale a dire "non mangiare animali". Con il termine alimentazione "vegetariana" si intende infatti solitamente quella "latto-ovo-vegetariana", vale a dire un'alimentazione che esclude TUTTI gli animali (d'aria, di terra, d'acqua) ma che non esclude i loro prodotti (latte e uova, e anche miele). Ma questo non basta. Perché per la produzione di latte e uova, e miele, si continuano a uccidere animali. Per questo, è necessario fare un ulteriore passo, che esaminiamo appunto in questa pagina, e passare alla scelta vegan
Molti credono che gia' con la scelta latto-ovo-vegetariana non si uccidano animali per mangiare, e che la scelta di non consumare nemmeno i loro prodotti ottenuti "senza uccidere" sia un "di piu'", magari lecito e ammirabile, ma comunque un "di piu'". Invece, non e' cosi'. Latte e uova (e anche miele) non si possono materialmente ottenere senza uccidere animali. E' per questo che chi decide di fare la scelta vegetariana per salvare gli animali, una volta informatosi meglio, si rende conto che deve fare la scelta vegan.
Perche' anche per produrre latte e uova si devono uccidere animali? Leggi la Lettera aperta ai vegetariani, dove è spiegato in maniera molto chiara!
Oltre all'aspetto dell'alimentazione ci sono però anche tutti gli altri settori: la scelta vegan è una scelta etica di rispetto per gli animali, questo è il senso del termine, assegnatogli dall'inventore stesso della parola, Donald Watson. Quindi, essere vegan significa impegnarsi a non nuocere agli animali, evitando l'utilizzo di prodotti derivanti dagli animali in tutte le situazioni: per vestirsi, per arredare, per l'igiene personale e della casa (come lana, piume, pelle, cuoio, pellicce, seta, cosmetici testati su animali, ecc.); non divertirsi a spese della vita e della libertà di altri animali (tenendosi lontani da zoo, circhi, acquari, ippodromi, maneggi, caccia, pesca, feste con uso di animali), non trattare gli animali come oggetti e merce (come avviene nella compravendita di animali domestici).
La scelta vegan è dunque puramente etica e si estende a ogni settore, non solo a quello alimentare; invece, una scelta meramente alimentare, non mossa da ragioni di rispetto per gli animali, ma unicamente da motivazioni ecologiste e salutiste, possiamo definirla semplicemente come scelta di una dieta 100% vegetale.
Leggi molte informazioni utili sui danni di latticini e uova dall'opuscolo: Latte e uova - perché uccidono
E per non dimenticare la vita d'inferno che galline "ovaiole" e mucche "da latte" sono costrette a condurre, prima di essere macellate, visita la Mostra fotografica su allevamenti e macelli.
Dicono che il latte "fa bene alle ossa". Ma chi lo dice dovrebbe informarsi meglio... Diverse ricerche epidemiologiche dimostrano che l'osteoporosi e le fratture ossee sono più comuni tra le popolazioni che consumano molti latticini e altri alimenti animali rispetto alle popolazioni tendenzialmente vegetariane, confermando indirettamente come l'osteoporosi non si possa considerare solo come una malattia da carenza di calcio. Altri studi inoltre rilevano che una alimentazione ricca di frutta e verdura è associata ad una maggiore densità ossea.
Il calcio alimentare è presente soprattutto nei cavolfiori e tutti i tipi di cavolo, nelle verdure a basso contenuto di ossalati (tutte le verdure a foglia eccetto spinaci e bieta), nelle mandorle, semi di sesamo, cereali integrali, legumi. Non va sottovalutato l'apporto di questo elemento ad opera delle acque minerali.
Il latte quindi non è certo l'unica, né la migliore, fonte di calcio e il suo consumo porta con sé molti svantaggi. Di seguito sono elencati alcuni problemi correlati al consumo di latte in adulti e bambini.
Carenza di ferro: il latte ha un bassissimo contenuto di ferro (0.2 mg/100 mg di latte), e per riuscire a raggiungere la dose di ferro raccomandata di 15 mg al giorno, un bambino dovrebbe bere 7.5 litri di latte. In aggiunta, il latte è responsabile di perdite di sangue dal tratto intestinale, che contribuiscono a ridurre i depositi di ferro dell'organismo.
Diabete Mellito: su 142 bambini diabetici presi in esame in uno studio, il 100% presentava nel sangue livelli elevati di un anticorpo contro una proteina del latte vaccino. Si ritiene che questi anticorpi siano gli stessi che distruggono anche le cellule pancreatiche produttrici di insulina.
Calcio: la verdura a foglia verde, come la cicoria, la rucola, il radicchio, ecc. , è una fonte di calcio altrettanto valida, anzi addirittura migliore, del latte.
Contenuto di grassi: ad eccezione del latte scremato, il latte e i prodotti di sua derivazione sono ricchi di grassi saturi e colesterolo, che favoriscono l'insorgenza di aterosclerosi.
Contaminanti: il latte viene frequentemente contaminato con antibiotici, ormoni della crescita, oltre che con gli erbicidi e i pesticidi veicolati dal foraggio. Inoltre i trattamenti di sterilizzazione permettono in realtà la sopravvivenza nel latte di germi, e la Direttiva Europea 92/46/CE stabilisce un limite non superiore ai 100 mila germi per mL. La stessa Direttiva ammette anche un contenuto non superiore a 400 mila per mL di "cellule somatiche", il cui nome comune è "pus".
Lattosio: molte persone asiatiche e africane sono incapaci di digerire lo zucchero del latte, il lattosio, con conseguenti coliche addominali, gas e diarrea. Il lattosio, poi, se viene digerito, libera il galattosio, un monosaccaride che è stato messo in relazione con il tumore dell'ovaio.
Allergie: il latte è uno dei maggiori responsabili di allergie alimentari: durante la sua digestione, vengono rilasciati oltre 100 antigeni (sostanze che innescano le allergie). Spesso i sintomi sono subdoli e non vengono attribuiti direttamente al consumo di latte, ma molte persone affette da asma, rinite allergica, artrite reumatoide, migliorano smettendo di assumere latticini.
Coliche del lattante: le proteine del latte causano coliche addominali, un problema che affligge un lattante su cinque, perché se la madre assume latticini, le proteine del latte vaccino passano nel latte materno. In 1/3 dei lattanti al seno affetti da coliche, i sintomi sono scomparsi dopo che la madre ha smesso di assumere questi cibi.
(tratto da "Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali", SSNV©2005)
Il latte vaccino può essere tranquillamente sostituito con prodotti di origine vegetale, i latti vegetali appunto, che hanno caratteristiche nutrizionali migliori di quelle del latte vaccino: latte di soia, di riso, di avena, di mandorle e molti altri. Poiché ne esistono svariate marche, non sempre simili come sapore, è consigliabile provare marche differenti e scegliere quella che ha le migliori caratteristiche gusto-prezzo.
Il latte di soia, in particolare, si trova ormai in tutti i supermercati, a costi confrontabili a quelli del latte vaccino, quando non minori. Tutti i latti vegetali possono inoltre essere realizzati anche in casa.
Latte di soia: ricchissimo di proteine, si può trovare aromatizzato in vari modi (vaniglia, cioccolato, ecc.) e arricchito con varie vitamine e calcio. Il gusto varia molto tra una marca e l'altra, e ciascuno deve trovare quello che più gli si confà. A un palato non abituato può risultare non gradevole se bevuto da solo, ma accompagnato con caffè, cacao, orzo solubile, oppure in forma di budini e yogurt diventa decisamente appetibile. Può essere usato nella preparazione dei dolci al posto del latte, e non lascia alcun retrogusto.
Latte di riso: buono bevuto fresco, specialmente d'estate, adatto per la colazione coi cereali, o per fare budini e dolci.
Latte di avena o altri cereali: i latti di cereali hanno un gusto delicato, sono buoni sia bevuti da soli che usati per preparazioni di dolci e budini.
Latte di mandorle: ha un gusto marcato, anch'esso e' buono bevuto freddo, anche mescolato col latte di riso. Puo' essere usato per la preparazione di un ottimo gelato alle mandorle.
Visita il sito InfoLatte.it - Per conoscere davvero il latte e i latticini e i loro effetti negativi su salute, animali, ambiente.
Come dice l'introduzione del sito: "Bere latte da adulti, e di un'altra specie? Insensato, nessun animale, in natura, lo fa! E' un'abitudine che non giova alla salute, cambiamola!"
Molte persone hanno scelto di non utilizzare più le uova, proprio perché circa il 70% delle loro calorie proviene dai grassi, la gran parte dei quali sono saturi. L'uovo contiene inoltre molto colesterolo, circa 200 milligrammi per un uovo di medie dimensioni.
Dal momento poi che il guscio dell'uovo è fragile e poroso, e che le condizioni in cui vengono solitamente tenute le galline ovaiole sono di estremo sovraffollamento, l'uovo è l'ospite ideale per la Salmonella, il batterio che è il maggior responsabile di contaminazione microbica dei cibi.
(tratto da "Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali", SSNV©2005)
Anche se l'uovo costituisce la base della colazione di alcune società occidentali, nella tradizione italiana l'uovo viene utilizzato per pasti frugali, ma soprattutto come ingrediente non indispensabile di svariati piatti. Viene inoltre spesso utilizzato nei prodotti da forno, grazie alla sua proprietà di far amalgamare e gonfiare gli ingredienti, e la sua presenza è rivelata dall'etichetta nutrizionale.
In realta' in tutti questi casi l'uovo non serve, nemmeno per fare i dolci, che risultano buonissimi se preparati col latte vegetale, burro di soia o margarina o olio (al posto del burro); al posto dell'uovo si puo' usare uno dei seguenti trucchi: aumentare leggermente la dose di latte (di soia, ovviamente), oppure 2 cucchiai di fecola di patate, oppure 50 g di farina di mais (per dare ai dolci il classico colore giallo; occorre pero' diminuire un po' la dose della farina di grano), oppure 2 cucchiai di maizena, oppure 1 banana schiacciata.
Nell'opuscolo Latte e uova sono riportati vari accorgimenti per fare a meno nelle uova sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate.
Consigliamo inoltre la lettura dell'interessante articolo Simil-uova vegan per tutti i gusti - Le incredibili versioni vegane di ogni piatto a base di uova: esso raccoglie una carrellata di squisite ricette che imitano i piatti a base di uova per sapore, consistenza e aspetto.